Mentre l’Italbasket si appresta ad affrontare l’ultima finestra delle qualificazioni a EuroBasket 2025, l’attenzione non è solo sul campo, ma anche sul significato di queste due partite. Le sfide contro la Turchia, il 20 febbraio a Istanbul, e l’Ungheria, il 23 febbraio a Reggio Calabria, rappresentano un’opportunità unica per il Commissario Tecnico Gianmarco Pozzecco di guardare al domani senza perdere di vista il presente.
BIGLIETTI PER ITALIA – UNGHERIA
Con la qualificazione già in tasca, Pozzecco ha scelto di dare spazio a un roster giovane, talentuoso e ricco di prospettive. Un investimento sul futuro della Nazionale, ma senza rinunciare alla competitività: vincere entrambe le gare sarebbe fondamentale per il ranking FIBA e per il sorteggio dei gironi del prossimo Europeo, in programma dal 27 agosto al 14 settembre tra Lettonia, Polonia, Finlandia e Cipro.
Tra i convocati spiccano nomi di sicuro interesse: Gabriele Procida e Matteo Spagnolo, nonostante la giovane età, vantano già un Mondiale alle spalle e si stanno facendo strada in Eurolega con l’Alba Berlino. Dame Sarr, classe 2006 del Barcellona, ha già assaggiato il campo con la maglia Azzurra a novembre, mentre Saliou Niang e Francesco Ferrari rappresentano due delle sorprese più liete della Serie A e dell’A2. Con loro, anche Grant Basile, protagonista con Cantù e capace di garantire punti e solidità.
Accanto a questi talenti emergenti, il CT ha voluto mantenere un cuore esperto, seppur giovane, con giocatori come Nico Mannion, Ale Pajola e Luca Severini, capaci di garantire leadership e continuità.
La partita di Istanbul sarà un test significativo: la Turchia è un avversario ostico e giocare al Basketbol Gelisim Merkezi, ex Abdi Ipekci, non sarà semplice. Ma l’attenzione di tanti appassionati sarà rivolta alla sfida del 23 febbraio a Reggio Calabria, città che nel 1998 accolse un giovane e ancora sconosciuto Manu Ginobili. Il ritorno degli Azzurri nel capoluogo calabrese non è solo un evento sportivo, ma un segnale di rinnovato entusiasmo per il basket nella regione. La Federazione ha infatti organizzato eventi collaterali per coinvolgere giovani e giovanissimi, con il Minibasket al centro dell’attenzione.
In un momento in cui il movimento cestistico italiano guarda con fiducia al futuro, questa finestra di qualificazione assume un valore simbolico. Non è solo una questione di risultati, ma di costruzione, di crescita e di investimento su chi domani dovrà portare l’Italia sempre più in alto. Pozzecco lo sa bene: il futuro è già iniziato.
Ph di copertina FIP