È finita al cardiopalma. È stata una trasferta da cuori impavidi. La Vis Sezze strappa un pareggio al Gaeta, sul sempre folto manto del “A. Riciniello”, quasi allo scadere di una sfida che, soprattutto nel secondo tempo, si è accesa come un fuoco d’artificio.
Mister Catanzani schiera una difesa inedita, con Caruso in porta, Di Trapano e Compagno in zona centrale, Marchetti (2001) e Cecconi (2004) sulle fasce; a centrocampo il sempre vigile Giannone in cabina di regia, spalleggiato da Consoli (2002) e Dell’Aguzzo; in attacco spazio al tridente Onorato-Loria-Peressini.
Ed è rossoblù il primo acuto del match, quando dopo tre minuti Onorato schiaffeggia l’incrocio dei pali, calciando una punizione magistrale dal lato corto dell’area di rigore. Prova a pungere anche Marchetti poco dopo, ma il suo rasoterra a incrociare si spegne tra le braccia del numero uno del Gaeta.
Le due formazioni si affrontano senza fronzoli, proponendo un calcio molto propositivo. Il gioco è tessuto su fraseggi rapidi e reparti molto stretti, con entrambi gli assetti difensivi ben saldi. Ma è la Vis che si rende più volte pericolosa, sciupando almeno due occasioni ghiottissime: al 29’ pt Compagno non riesce a raggiungere un cross pennellato da Giannone su calcio di punizione; al 35’ pt Loria allunga le gambe come i tentacoli di una piovra e sradica un pallone prezioso a centrocampo, convertendo l’azione in un contropiede fulmineo, ma Dell’Aguzzo, impostosi come terminale della manovra, calcia debolmente tra le braccia di Venditti. Ma è al 41’ pt che i rossoblù confezionano un capolavoro tronco: Onorato ara la fascia e infila un traversone rasoterra che, dopo una correzione involontaria, schizza verso l’accorrente Dell’Aguzzo, che calcia un rigore in movimento, consegnando a questa assolata mattinata in riva al mare una delle esultanze più strozzate di questo inizio campionato.
Nel mentre, Caruso scrolla via la polvere dai guantoni, impegnato – ma non impensierito – dai tentativi poco convinti di D’Urso e Sigillo, comunque sempre vivaci nel centro delle manovre del Gaeta.
E, come se non bastasse, Onorato manca l’appuntamento col gol, ancora su calcio di punizione, ancora seguito dall’eco malinconico dell’illusione del gol…
È una Vis che meriterebbe certamente di piegare il match a proprio favore: i leoni setini continuano a fabbricare occasioni da gol e, immancabilmente, a vanificarle. Così Peressini, al 2’ st, a tu per tu con Venditti, calcia mestamente tra le braccia del portiere del Gaeta.
L’ennesimo acuto rossoblù scuote i padroni di casa e al 4’ st è D’Urso a bastonare la traversa, calciando dalla trequarti un bolide che fortunatamente non atterra a destinazione. Galvanizzati, i padroni di casa passano in vantaggio subito dopo: è Alongi a incornare un cross che rimbalza a centro area, sbloccando un match martoriato dalle occasioni mancate.
La Vis non ci sta e memore dei mille grattacapi creati alla retroguardia biancorossa, si rituffa in attacco a testa altissima. Onorato serpeggia in orizzontale, perfora l’area e cerca il secondo palo, ma il suo tiro a giro sfila a lato di un niente.
Al 18’ st, Marciano è il più vispo e approfitta di una leggerezza difensiva setina: il numero nove raggiunge il limite dell’area difesa da Caruso, che esce per prevenire il peggio e i due si ostacolano, mentre la palla, calciata a campanile da Marciano, viene raccolta e spedita prontamente in calcio d’angolo; un episodio da probabile rigore, che il signor Cravotta di Città di Castello ha giudicato regolare, ma che ha comunque suscitato le ire dei giocatori e dei tifosi del Gaeta.
Non c’è nemmeno il tempo per permettere agli animi di placarsi, che Peressini non trova l’equilibrio e, al 22’ st, si divora l’indivorabile, calciando a lato, con la porta difesa da Venditti spalancata, mentre il portiere biancorosso rimediava a un’uscita poco felice.
Con il passare dei minuti, le due formazioni inspessiscono il pressing, ma è un lavoro logorante e lo spettacolo viene meno. Cresce il numero degli errori in fase di impostazione e entrambi i reparti offensivi sembrano poco lucidi. Fino al 48’ st, quando un biondissimo e riccissimo M. Mollo (2002) gira in volè un cross a mezz’aria, sorprendendo Venditti, e tutti coloro che tenevano il fiato sospeso su quel lento pallone da sessanta chili. È 1-1, meritatissimo, giustissimo, quasi commovente. Il resto dura un battito di mani, ancora al cielo ad applaudire…
Si interrompe il filotto di vittorie della Vis, ma questo punto strappato a Gaeta non può essere considerata una battuta d’arresto. Il primo posto è preservato, ma condiviso a quota 13 con la Lupa Frascati. Che, nemmeno a dirlo, sarà il prossimo avversario di una Vis pronta per un elettrizzante scontro al vertice.
Gaeta (4-3-3): Venditti, Pattelli, Galasso (20’ pt Siciliano), Sigillo, Altobelli, Alongi, Arduini, Barba (24’ st Azoitei), Marciano, Rossini (37’ st Vitale), D’Urso (31’ st Carnevale).
A disp.: Conte, Frateloreto, Orlando, Salemme, Mariniello.
All.: M. Di Rocco.
Vis Sezze (4-3-3): Caruso, Cecconi (40’ st M. Mollo), Compagno, Di Trapano, Marchetti, Giannone, Dell’Aguzzo, Consoli (32’ st Franchin), Onorato, Loria, Peressini (36’ st Palluzzi).
A disp.: Paccariè, Diaco, Aversa, Rieti, De Angelis, D. Mollo.
All.: F. Catanzani.
Marcatori: 6’ st Alongi (G), 48’ st M. Mollo (VS).
Arbitro: Cravotta di Citta di Castello (Iacca di Ciampino, Abbatecola di Cassino).
Ammoniti: 45’ pt Siciliano (G), 5’ st Marchetti (VS), 38’ st Carnevale (G), 43’ st Vitale (G).
🕐 Recupero: 2’ pt, 6’ st.
Ufficio stampa Vis Sezze