A seguito dell’ultimo incontro casalingo contro lo Sporting Sala Consilina, il Giudice sportivo ha comminato alla nostra società l’ammenda di € 400,00 “per corali ingiurie e minacce da parte dei nostri sostenitori nei confronti dell’arbitro n.2 per tutto l’arco dell’incontro. Per il lancio da parte dei medesimi di un mozzicone di sigaretta spento contro l’arbitro n. 2”.
ADESSO BASTA!
Abbiamo riflettuto a lungo se fosse stato il caso di impugnare il predetto provvedimento, ma alla luce dell’importo, dei costi da sostenere e soprattutto dei precedenti in materia, di concerto con il nostro legale di fiducia abbiamo desistito, e tanto appare ancor più avvilente se si considera che durante tutto l’arco dell’incontro, compresa la fase di riscaldamento, erano presenti il commissario di campo e gli ispettori del Commissariato di Manfredonia, dai quali al termine dell’incontro abbiamo avuto rassicurazioni verbali circa il normale svolgimento della gara e del rispetto dei principi basilari dell’ordine pubblico.
D’altronde nessuna contestazione ci è stata mossa né formalmente né verbalmente.
Non potendo impugnare il predetto provvedimento, alla luce delle ragioni sopra indicate, non possiamo che affidare il nostro disappunto a questa poche righe, ritenute doverose e necessarie nel rispetto della nostra società in tutte le sue componenti e dei nostri sostenitori, che rappresentano anche l’immagine della nostra città.
Rileggendo il comunicato che riflette il rapporto degli arbitri, emerge in maniera quasi comica il fatto per cui dal fischio inziale sino a quello di chiusura dell’incontro, l’arbitro n. 2 sia stato oggetto di corali ingiurie e minacce, magari (aggiungiamo noi) anche a ritmo di tamburo.
Con l’onestà che ci ha sempre contraddistinto, a seguito di alcuni orrori arbitrali accaduti nel secondo tempo alcuni sostenitori (non in maniera corale né a ritmo di tamburo) hanno manifestato il proprio disappunto cosìccome nei confronti dei propri beniamini,nel caso di una occasione sprecata oppure di un semplice contrasto perso, MA IN ENTRAMBI I CASI GIAMMAI CON MINACCE NE’ CORALI INGIURIE.
Nessun mozzicone di sigaretta, spento o acceso, è stato lanciato all’interno del campo di gioco ribadendo che, a ridosso della balaustra delimitante il campo di gioco vi erano le forze dell’ordine.
Sin’ora abbiamo mantenuto un certo garbo anche istituzionale evitando di cadere in inutili e sterili polemiche con tutti gli addetti ai lavori, ma riteniamo di non poter più trattenerci non ritenendolo corretto nei nostri confronti, dei tifosi e dell’intera città che rappresentiamo: pertanto dal prossimo incontro casalingo utilizzeremo tutti gli strumenti normativi affinchè la verità e gli accadimenti dell’incontro vengano cristallizzati in maniera inequivocabile.
NEL NOSTRO RISPETTO, IN QUELLO DEI SOSTENITORI E PER L’INTERA CITTA’.