Scalare il Monte Zoncolan, soprannominato “Il Kaiser”, una delle salite simbolo del Giro d’Italia e teatro di alcune tra le sfide più emozionanti della corsa rosa. Una cima celebre per le sue difficoltà tecniche dovute alla pendenza della strada (è considerata la salita più dura d’Europa e della storia del ciclismo) ed alla sua lunghezza. E’ la sfida portata a termine lo scorso 12 luglio da Matteo Ferrera, 30enne apriliano, ciclista amatore della A.S.D. Tre Colli Cycling Team, la squadra più giovane del ciclismo di Aprilia.

Matteo Ferrera è partito dal versante di Ovaro, in provincia di Udine, in Friuli-Venezia Giulia, che è il lato più duro per arrivare in cima allo Zoncolan. La strada s’arrampica per 1.210 metri di dislivello in soli 10,5 km alla pendenza media dell’11.6% tra picchi di oltre il 20%. I primi 3 km somigliano all’imbocco di molti passi dolomitici, con un declivio regolare che spiana netto dopo mille metri. Dai tremila, traversato il paese di Liariis, comincia invece la parte più ripida perché ci sono subito cento metri al 22% e per i 6 chilometri successivi il pendio medio è del 15%, con tornanti stretti e ripidi su fondo sconnesso. Solo intorno al nono chilometro, le pendenze tornano al 7% e la strada spiana fino al 4% in prossimità dei tre tunnel di mattoni a vista. Non è finita, perché gli ultimi 500 metri hanno una pendenza del 12% per scollinare in vetta a 1750 metri di altitudine.

“Sono un appassionato di ciclismo – spiega Ferrera- e all’inizio dell’anno ho maturato l’idea di compiere questa piccola sfida, dopo quella nell’agosto del 2020 che mi ha visto scalare il celebre Mont Ventoux. Una sfida con me stesso. Lo Zoncolan è infatti una salita lunga e unica nel suo genere. Arrivare in cima alla salita più dura del ciclismo e d’Europa è un’emozione unica. La salita non finisce mai e per farla ci vuole un rapporto adatto per quelle pendenze spaventose”.

Un’esperienza che Matteo Ferrera preparava da alcuni mesi. Prossima scalata in programma: l’Alpe d’Huez, famosa vetta del Tour de France, l’11 agosto.

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