La festa non è finita nella città di Gaeta.
Una residenza gaetana,Ruggero Tita raggiunge un nuovo prestigioso traguardo.
L’atleta delle Fiamme Gialle di Gaeta assieme alla romana Caterina Banti hanno conquistato la medaglia d’oro olimpica nel nacra 17 ai giochi di Parigi 2024.
Lei, 37 anni, romana, per 13 anni non è mai salita su una barca a vela. E ci sono voluti altri dieci anni per la sua prima vera regata.
Perché Caterina aveva “altre priorità”, come le definisce lei: laureata in studi orientali a Napoli, 110 e lode alla Magistrale in studi islamici, parla correntemente sei lingue: oltre all’italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo e turco. La sua tesi di laurea è stata “la traduzione dall’arabo, il commento e l’analisi di un testo giuridico del XVII secolo sulla questione del tabacco nell’impero Ottomano, inedito in lingue occidentali”.
In tutto questo, poco fa, nelle acque davanti a Marsiglia, Banti ha trovato il tempo di bissare l’oro di Tokyo nel Nacra 17 in coppia con Tita, che di anni ne ha 32. Uno strano tipo di velista, lui che viene dal Trentino e te lo saresti aspettato di più su un paio di sci (praticato anche a un ottimo livello), che su un’imbarcazione a vela.
Si sono incontrati per caso sette anni fa sul lago di Bracciano a bordo di un camper usato, hanno cambiato barca, disciplina, tutto. È la scelta che segnerà letteralmente la loro vita.
Il resto è storia. E, da una mezz’oretta buona, anche Storia di questo sport.
Decima medaglia d’oro dunque per l’Italia nei giochi parigini fino a questo momento.
Secondo posto per gli argentini Majdalani-Bosco, bronzo invece per i neozelandesi Wilkinson-Dawson.
Articolo a cura di Michele Di Vozzo
Foto Sailing Energy