Arriva poco prima della mezzanotte l’ingresso sul palco dell’Ariston di Sanremo di Edoardo Bove.

La mente è tornata inevitabilmente alla sfida tra Fiorentina ed Inter che vide il centrocampista viola accasciarsi a terra facendo rimanere con il fiato sospeso tutto il mondo del calcio.Ora fortunatamente il ragazzo sta bene e si è sottoposto ad un intervento chirurgico per tenere sotto controllo il cuore.

“Sto vivendo questo momento con alti e bassi.Il calcio è la mia forma di espressione,senza questo mi manca qualcosa.E’ come se a un cantante mancasse la voce,come se ad una persona venisse a mancare il grande amore.Mi sento vuoto ed incompleto,ma ci vuole tempo e coraggio.Mi sto facendo aiutare,ho iniziato un percorso che mi farà soffrire ma mi aiuterà.Ho sentito tanto affetto dai tifosi e dalle squadre.Mi ha fatto capire la gravità della situazione perchè io non ho capito dove ero e cosa era successo quando ero all’ospedale.Per strada mi chiedono come sto in modo genuino perchè davvero tutti sono stati preoccupati per me.Quello che mi è successo però è stato incredibile,una fortuna!In tredici minuti ero all’ospedale.Voglio sottolineare quanto nel mio caso sia stato importante il primo soccorso;la linea tra la vita e la morte è sottile,incredibile quanto le vite dipendano anche dagli estranei.Sono grato,perchè tanti non hanno avuto fortuna come l’ho avuta io e sono vicino a tutti i cari di quelli che hanno perso una persona per il mio problema.Sono accanto anche a chi è solo.E’ difficile per me che sono fortunato,il mio pensiero è per loro.”

Così le parole del centrocampista della Fiorentina poco prima di annunciare la ventesima partecipante in gara Elodie e di donare la maglia numero quattro a Carlo Conti.

“Come i miei festival” aggiunge il direttore artistico. 

Il centrocampista ha deciso di partecipare a titolo gratuito e dunque, di non prendere alcun cachet.

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