La Women Latina 1932 nasce da una scommessa. Fare Calcio Femminile a Latina significa permettere a bambine dai cinque anni fino a donne in età adulta, di avere un punto di riferimento dove poter praticare lo port più amato del mondo. Lo abbiamo fatto in autonomia, e poi in collaborazione con la società del Latina Calcio 1932, che ci ha permesso di utilizzare il logo in rosa condiviso. 

Restiamo sorpresi dalla replica veemente del Presidente Terracciano, diretta personalmente al Presidente Giovanni Farina accusato di essere un millantatore e un bugiardo.

Il nostro precedente comunicato stampa, di fatto, non aveva rivolto nessuna accusa a livello personale al massimo dirigente nerazzurro, ma aveva come focus il mancato accordo tra le società. Terracciano ha sempre saputo di poter contare nell’ amicizia e nel sostegno del Presidente Farina, che in questi anni ha fatto un gran lavoro insieme ai soci e al suo staff affinché il nome Latina Calcio 1932 diventasse una Squadra Femminile rispettata e temuta nel panorama calcistico femminile del Lazio, più forte di tante realtà Romane che possono contare su bacini ben più ampi di quello della nostra provincia.

Le accuse rivolte al Presidente Farina non offendono la persona , che è ben conosciuta in città per onestà morale e intellettuale, ma una comunità intera, costituita da più di cento giocatrici e famiglie che credono da anni nel progetto del calcio femminile.

Forse il Presidente Terracciano si è fatto mal consigliare dal suo staff tecnico che ha portato a tale epilogo. Nel primo comunicato stampa pubblicato dal Latina Calcio 1932 si parla di unione , non di epurazione , si parla di collaborazione e non di esclusione. Nei fatti, invece, alcune persone avrebbero voluto approfittare del lavoro svolto da altri in questi anni per farlo proprio e per ergersi a professionisti del caso. Noi non siamo arrabbiati ma delusi e amareggiati. Potevamo essere tutti più forti e invece siamo tutti più deboli.

Ma per una cosa vogliamo ringraziare Terracciano e il Latina, finalmente si sono accorti del Calcio Femminile nella nostra città, accendendo su di esso i riflettori. In questi anni mai nessuno della società di Piazzale Prampolini si era affacciato a vedere quello che stavamo facendo, né ad un allenamento né tantomeno ad una gara giocata.

Purtroppo siamo costretti infine a puntualizzare su alcune accuse. La Licenza Nazionale prevede per le Squadre Professionistiche maschili l’obbligo del Femminile, sia con una squadra interna o con una collaborazione esterna. Per questo tipo di partnership fino allo scorso anno si richiedevano gli “ONERI DI GESTIONE”, che nella lingua italiana può significare anche TUTTO. Ma per le due stagioni agonistiche dal 2021 al 2023 abbiamo solo chiesto l’utilizzo del Centro Sportivo ex Fulgorcavi , una struttura sicuramente non adeguata e obsoleta, (non per responsabilità del Latina, e qui si aprirebbe un’altra questione sulle strutture sportive della città di Latina), con campi spesso allagati e spogliatoi da ristrutturare. Tutto il resto, cioè l’80% delle spese è sempre stato a carico della Società Women Latina. L’ultima stagione invece è stata svolta nel Centro Sportivo di Podgora per questioni di spazi e ricezione del Pubblico e a differenza degli accordi precedenti, i famosi “ONERI DI GESTIONE” nel contratto stipulato 2023-2024 prevedevano un sostegno economico di 15 mila su un business plan complessivo di 90 mila euro. Meno di un quinto di di tale importo ( 2500 euro) è stato ad oggi versato a favore del femminile da parte della società del Presidente Terracciano.

Si fa presente che la società di calcio maschile incappa , in caso di inadempienza col femminile , in sanzioni economiche ben più alte oltre che punti di penalizzazioni, al contrario il Latina ha fruito di sgravi fiscali ed eventuali contributi da destinare al Femminile di cui non abbiamo contezza. Nonostante queste inadempienze, non abbiamo mai alzato la voce, e lo abbiamo fatto per dimostrare di saper camminare con le nostre gambe. I contratti sono depositati in FIGC e facilmente consultabili. Sulla questione del non adeguamento dello Statuto il Presidente Terracciano sa benissimo i motivi. La Women Latina è una Srl a tutti gli effetti. Nostra intenzione era trasformarla in una ASD con costi di gestione di gran lunga inferiori. Abbiamo mantenuto viva la Società per un progetto in comune e questo rende ancora più inspiegabile l’epilogo.

Tutto il resto sono sterili polemiche che come detto ci rattristano, ma che non ci demotivano minimamente nel continuare il nostro progetto.

UFFICIO STAMPA

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