L’Anzio Calcio 1924 comunica di aver raggiunto l’accordo con il difensore classe 1997 Gianmarco Busti, approdato alla corte di mister Guida già nella stagione 2020-21 proveniente dall’Unipomezia. Centrale di grande esperienza, nonostante la giovane età, Busti ha militato nei settori giovanili di società professionistiche come Lazio, Ternana e Ascoli per poi giocare in Serie D con la Flaminia. Nel 2020 come già rimarcato, il passaggio all’Anzio con cui ha disputato un biennio di alto livello, mentre la scorsa estate è arrivata la scelta di approdare a Gaeta dove è stato reduce da un’ottima prima parte di stagione. La nostra società da il bentornato a Gianmarco e approffitta anche per ringraziare la società pontina per la disponibilità mostrata in sede di trattativa del calciatore.

Queste le prime parole del giocatore appena ufficializzato il suo acquisto.

-Gianmarco, per te un ritorno repentino ad Anzio. Quali sono le tue sensazioni in questo momento e cosa ti ha convinto a sposare di nuovo il progetto anziate?

“In realtà non mi sono mai staccato da Anzio, qui c’è un pezzo del mio cuore, quindi la mia scelta è stata dettata proprio dal profondo affetto che mi lega a questo club. A Gaeta ho dato il massimo in campo e non a caso eravamo la miglior difesa del girone, però ho incontrato anche qualche difficoltà ed ero sempre con la testa nello spogliatoio del Bruschini. Quando il ds Zenga mi ha contattato non ci ho pensato su due volte e in quarantotto ore abbiamo definito il trasferimento”.

-Lo scorso anno giocavi a fianco di un leader come Martinelli. Quest’anno in rosa troverai D’Amato, Fusaroli e il giovane Galati. Cambierà qualcosa sul piano dei meccanismi o si tratterà di trovare solo la giusta chimica con i nuovi compagni?

“Non credo ci siano differenze sostanziali anche perché ho ben chiari i concetti di gioco applicati da mister Guida e la sua filosofia di gioco è un’altra delle chiavi che mi ha spinto a tornare. Si tratterà solo di trovare la giusta alchimia con i nuovi compagni, anche se si tratta di ottimi calciatori, quindi non ci saranno difficoltò”.

-Cosa ti è mancato in particolare dell’ambiente Anzio e cosa ti aspetti da questa nuova avventura?

“Di Anzio mi è mancato tutto, dal caffè preso a inizio allenamento, ai riti dello spogliatoio, passando per tutte le figure della società. Si tratta di un ambiente familiare in cui trovi sempre qualcuno ad aiutarti nei momenti difficili. Per quanto concerne gli obiettivi non possiamo nasconderci, credo che dopo un triennio di crescita costante abbiamo tutti i requisiti per puntare ai massimi traguardi”.

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