L’Anzio Calcio 1924 comunica di aver raggiunto l’accordo con il calciatore italo tunisino Karim Laribi, talentuoso trequartista classe 1991, reduce dall’ultima esperienza in serie D con la maglia dell’Alcione, club con il quale ha conquistato la promozione in Lega Pro. Con l’ingaggio di Laribi il nostro club effettua un colpo sensazionale perchèil calciatore ha un curriculum e una storia da far tremare i polsi, e questo dimostra ancora di più le ambizioni della dirigenza neroniana. Laribi non ha bisogno di presentazioni, basti pensare ai suoi trascorsi con le giovanili dell’Inter e del Fulham o alla vittoria del campionato di serie B 2012-13 con la maglia del Sassuolo. Un trionfo quest’ultimo che ha permesso al neo acquisto anziate di esordire in serie A nella stagione successiva, quando collezionò dieci presenze in campionato e due in Coppa Italia, manifestazione in cui si tolse anche lo sfizio di andare in goal. Oltre alla prestigiosa esperienza in serie A, Laribi vanta numerose annate ad alti livelli nella cadetteria in cui si è messo in luce in piazza storiche come Bologna, Cesena (nel 2017-18 in bianconero siglò ben sette reti in campionato), Verona, Empoli, Bari e Reggina. Infine da ricordare anche il suo esordio con la Nazionale tunisina, quando riuscì persino a far parte della lista dei preconvocati per i Mondiali in Russia del 2018 e l’avventura con la nostra Under 21. Potete intuire da questo curriculum che parliamo di un calciatore sontuoso, per cui il nostro club è onorato di avere tra le proprie file un campione di questo calibro.

Queste le prime parole del giocatore appena ufficializzato il suo acquisto.

-Karim, in primis benvenuto ad Anzio. Per tutto l’ambiente è un onore averti nel nostro club, vista e considerata la tua storia calcistica. Cosa ti ha convinto a sposare il progetto della nostra società?

“Sicuramente una domanda interessante, sinceramente ci sono due aspetti in particolare, quello familiare, legato alla nascita del mio secondo figlio, in questo modo ho potuto raggiungere mia moglie, poi mi ha colpito la storia del club e il senso di famiglia che si respira a partire dal presidente; si tratta di un ambiente ideale per fare calcio e ci sono tutti i presupposti per fare bene”.

-La tua è stata una carriera lunga e di grande prestigio con numerose annate tra i cadetti e anche l’esperienza vissuta in serie A con la maglia del Sassuolo. Ci vorrebbe un’intervista a parte per ripercorrerla tutta, quindi ti chiediamo solo due fotogrammi: quello che ti ha riempito di gioia e quello invece che vorresti dimenticare.

“Per quanto concerne i momenti negativi ce ne sono stati diversi, ma di sicuro quello più duro riguarda un grave infortunio al ginocchio che mi tenne fermo per molti mesi in un momento importante della carriera. Il giorno più bello è stato di sicuro la mia prima a San Siro, la Scala del calcio, contro il Milan, non era il mio esordio ma da milanese fu un’emozione speciale”.

-Conosciamo in tanti le tue caratteristiche di gioco, ti chiediamo in ogni caso le principali e cosa ritieni di portare in dote all’Anzio. Hai ancora gli stimoli per metterti alla prova in un campionato duro come quello di serie D?

“Mi sento un trequartista, è stato sempre il mio ruolo, purtroppo si tratta di una figura che non va più di moda nel calcio moderno. All’Anzio cercherò di portare in dote la mia esperienza, mettendola al servizio della squadra, gli stimoli sono intatti, d’altronde in caso contrario avrei fatto scelte diverse, mi sento pronto per affrontare nuove sfide”.

Ufficio Stampa

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