Lo scivolone di sabato con il Potenza rappresenta più di un campanello d’allarme per il Latina. Lo 0-3 subito dai lucani, passaggio a vuoto giustificabile dopo lo strepitoso febbraio vissuto da Amadio e soci, ha dato vita ad una serie di interrogativi sulle motivazioni del gruppo, arrivato a tagliare in largo anticipo il traguardo salvezza. Ci si chiede se la voglia di playoff possa bastare a sorreggere i nerazzurri, soprattutto nel confronto con squadre affamate di punti salvezza. Di Donato ha chiesto ai suoi di “resettare tutto” e ricominciare, ma oggi è concreto il rischio di una sorta di appagamento. Un altro ostacolo è rappresentato dalla condizione atletica, parsa in evidente flessione dopo le fatiche del mese scorso. Squalifiche ed infortuni stanno impedendo ad alcuni protagonisti di rifiatare, soprattutto nel reparto offensivo: Sane e Carletti stanno facendo i proverbiali straordinari, Jefferson è out per una maxisqualifica e i redivivi Mascia e Rosseti non hanno nelle gambe i minuti necessari. Il quadro si fa ancora più allarmante in vista della trasferta di domenica, in casa di un’altra “affamata”, la Fidelis Andria. Saranno fuori causa per via del Giudice sportivo Celli, Tessiore, Carissoni e l’attaccante brasiliano. A loro si aggiungerà probabilmente capitan Esposito, uscito per infortunio nel primo tempo di sabato. I presupposti non sono incoraggianti insomma, ma c’è un aspetto sul quale fare leva: l’orgoglio di una squadra che non vuole rovinare tutto con un finale di stagione alla deriva. 

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