Il Futsal Pescara spreca una grande occasione per restare sulla scia delle teste di serie. Al Palarigopiano passa il Petrarca Padova (2-3) e i biancazzurri vengono risucchiati da Sandro Abate e L84. Restano a distanza di sicurezza ottava e (soprattutto) nona della classifica, ma i rimpianti restano. Altri punti persi lungo il cammino nelle gare casalinghe, che avrebbero potuto cambiare il volto della classifica di Mammarella e compagni.
A mettere la partita sul binario giusto per i veneti è l’approccio: determinati, aggressivi e decisi a sbloccare per primi, i ragazzi di Giampaolo rubano due palloni gestiti con leggerezza dai padroni di casa e si portano sullo 0-2 dopo soli 4’. Una mazzata a livello mentale per la squadra di Despotovic, che lentamente inizia a riallacciare i fili e prendersi il campo. Ma quando Fiuza para il tentativo di Murilo da due passi, si capisce che la serata sarà complicata. L’ex portiere dell’Acqua&Sapone non può nulla sul mancino perfetto del numero otto, che s’infila all’incrocio. I pescaresi accorciano sull’1-2 prima della sirena. Ma il pari è rimandato alla ripresa. Pronti via, Petrov ruba palla e spalanca a Bukovec le porte del paradiso: destro secco e 2 a 2. Palarigopiano in visibilio. Il Petrarca sembra accusare il colpo. Caruso, però, regala ai padovani la “grazia”: solo davanti a Fiuza, allarga il compasso e spara fuori. Un errore che suona come una condanna. Mello e compagni giocano con il cronometro, tengono botta e nel finale escono dal guscio con la loro esperienza. Lamrabet – il migliore dei suoi – per due volte scappa a tutti e deve arrendersi solo al solito Mammarella (nella seconda chance aiutato anche dalla traversa). Si entra nell’ultimo quarto e la partita è in perfetto equilibrio. Serve un guizzo da fuoriclasse. E a trovarlo è l’eterno Foglia, che al limite dell’area si gira in un fazzoletto e manda la palla all’incrocio dei pali. E’ il clamoroso 2-3 degli ospiti. Despotovic deve ricorrere subito al portiere di movimento, ma il Pescara lo pratica con prevedibilità e il Petrarca si difende senza troppa fatica. Anzi, potrebbe segnare il gol del ko a porta vuota. Quando ci prova Victor Mello, Micheletto lo disturba al momento del tiro, che si spegne sul fondo. Gli arbitri, distratti, non seguono l’azione e erroneamente estraggono il secondo giallo a Coco Wellington, mandandolo sotto la doccia e scatenando le ire di tutto il palazzetto. Un siparietto non all’altezza della serie A con direttori di gara e cronometrista che parlano tra loro, indicando Micheletto, ma la decisione presa dalla Fedrigo di Pordenone non viene rettificata. Clamoroso. Con un uomo in meno, il Pescara regge e ci prova fino alla fine, ma non ha la lucidità che servirebbe per strappare almeno un pareggio. Meglio pensare alla prossima, la difficilissima trasferta in casa dell’Olimpus Roma vice capolista.
FUTSAL PESCARA – PETRARCA PADOVA 2-3 (p.t. 1-2)
FUTSAL PESCARA Mammarella, Micheletto, Murilo, Bukovec, Coco, Andrè, Montefalcone, Caruso, Rivella, Fatiguso, Petrov, Patricelli. All. Despotovic.
PETRARCA PADOVA Bastini, Molaro, Pegoraro, Mazzuccato, Felipe Mello, Kakà, Victor Mello, Guga, Ben Lamrabet, Foglia, Oitomeia, Fiuza. All. Giampaolo.
ARBITRI Cannizzaro di Ravenna, Fedrigo di Pordenone, crono Di Battista di Avezzano.
MARCATORI nel p.t. 1’53’’ Molaro (Pd), 3’38’’ Felipe Mello (Pd), 13’36’’ Murilo (Pe); nel s.t. 51’’ Bukovec (Pe), 13’08’’ Foglia (Pd).
NOTE espulsi 17’08’’ s.t. Coco Wellington (Pe) per doppia ammonizione; ammoniti Foglia (Pd), Coco Wellington (Pe), Lamrabet (Pd), Victor Mello (Pd), Oitomeia (Pd).