
Ammettiamolo: ci aspettavamo qualcosa di più dalla prima gara del doppio E-Prix di Monaco da parte di Maserati MSG Racing. Il fascino del circuito, l’entusiasmo del pubblico e il potenziale della Maserati Tipo Folgore lasciavano presagire un risultato all’altezza delle ambizioni. E invece, quella di sabato è stata una corsa più utile che brillante. Una di quelle giornate da archiviare, si, ma solo dopo averne assorbito ogni insegnamento.
Stoffel Vandoorne ha dovuto affrontare una giornata in salita sin dalle FP2, dove un problema tecnico ha rallentato il lavoro ai box e gli ha tolto tempo prezioso per lavorare sull’assetto. Arrivare alle qualifiche con meno dati degli altri, in un campionato dove ogni millesimo conta, è una zavorra pesante. E infatti, nel Gruppo B, né lui né Jake Hughes sono riusciti a piazzare il giro perfetto: colpa anche delle gomme Hankook, difficili da portare nella giusta finestra di temperatura.

Risultato: niente duelli, niente prime file, e una gara tutta da reinventare partendo da fuori dai primi otto. Il piano B era chiaro: una rimonta ispirata, stile Miami. Ma stavolta, la strategia non ha pagato del tutto. Hughes ha accarezzato per un attimo il sogno di replicare la magia della Florida, salendo virtualmente fino al terzo posto con sei minuti di Attack Mode ancora a disposizione. Ma la bandiera gialla a tutto campo e il conseguente rimescolamento lo hanno ricacciato in P17. Un’occasione sfumata, complice anche un piccolo contatto con la Lola Maloney che gli è costato un’ala anteriore e una penalità di cinque secondi. Fortuna che almeno non ha compromesso la tenuta in pista.
Meglio è andata a Vandoorne, che ha scelto la via opposta: Attack Mode anticipato, energia spesa bene e due minuti tenuti per il finale. La sua nona posizione è preziosa, se non altro per il morale. Un piccolo salvagente in un sabato che rischiava di affondare del tutto.

La sensazione, però, è che Maserati MSG Racing abbia ancora margine. La macchina c’è, i piloti pure. Mancano continuità e quel pizzico di fortuna che in Formula E fa spesso la differenza. Ma se oggi il team ha raccolto solo qualche punto, domani potrebbe tornare a lottare davanti. Monaco non perdona, ma sa anche premiare chi sa imparare in fretta. E questa Maserati ha tutte le carte per farlo.
Ph Credit Maserati MSG Racing