Il direttore generale Scala sbotta dopo l’improvviso Comunicato che ha costretto il turno infrasettimanale senza preavvisi. “Siamo società con giocatori dilettanti che hanno vite private, conviviamo tutti in strutture con altri, lo sciopero ora dovremo farlo noi società”

I risultati della Coppa Disciplina hanno sempre dimostrato la posizione della dirigenza del Latina Calcio a 5 in merito alla violenza ma decidere dittatorialmente il destino, le giornate e gli impegni di migliaia di uomini è inaccettabile. La presa di posizione dei nerazzurri, dopo l’obbligo del turno infrasettimanale l’indomani dello sciopero degli arbitri in tutto il Lazio, è netta: “Prima di tutto imporre uno sciopero con un comunicato ufficiale a ridosso del weeekend è già una scelta discutibile – ha dichiarato il direttore generale Stefano Scala – non ho mai pensato che questo tipo di posizioni possano sensibilizzare sull’argomento. Condanniamo la violenza ma per punire questi atti ci sarebbero tante altre soluzioni più utili. Il punto è un altro, le serie dilettantistiche sono composte per la grande maggioranza da uomini con impegni di lavoro, universitari, familiari che cercano di mettere il calcio al primo posto per mantenere impegni presi con compagni di squadra, allenatori e società. Le risorse sono sempre quelle che sono per andare avanti e tutti devono ammazzarsi per far combaciare tutte le cose e mantenere gli impegni presi. Quando escono i calendari ognuno programma la sua vita, ritagliandosi piccoli spazi di vita privata negli avanzi dagli impegni sportivi presi. Per noi è impensabile pubblicare un Comunicato a tre giorni dalla partita con orari e date diverse tra loro per ogni partita senza un minimo preavviso. Ognuno programma e organizza come meglio crede i propri impegni, si gioca pezzi importanti del campionato e lo fa cercando di organizzare il più possibile e poi improvvisamente arrivano turni che rischiano di mettere in ginocchio chiunque. La cosa che più ci fa rabbia è che dobbiamo essere spettatori senza poter far nulla. Dovremo essere noi a scioperare ma siamo inermi, ci siamo confrontati tra tante società e in tanti sono d’accordo sul tipo di disagio a cui andremo incontro già da oggi stesso fino alla prossima settimana scombinando tutti i nostri piani e magari rimettendoci anche economicamente. Il mio non vuole essere un appunto nel dettaglio della prossima partita ma un pensiero generale sulla differenza di trattamenti in questo tipo di gestione”.

Ufficio Stampa Latina C5

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