Partita iniziata in sensibile ritardo perché, inverosimilmente, l’arbitro era stato mandato a Formia anziché in via Giovanni XXIII, a San Vito Romano, in casa dell’Audace 1918, cosa che, apparentemente può sembrare poco rilevante ma che comporta, per la squadra in trasferta, di rientrare nelle proprie case anziché verso l’una di notte, verso le due. Ma torniamo alla partita giocata. Bella prova di orgoglio delle ragazze di mister Domenico Collu che dettano il gioco per tutto il primo tempo andando negli spogliatoi con due reti all’attivo, la prima di Francesca Capodiferro e, a seguire, quella del capitano Francesca (Chicca) Capomaccio. Nel secondo tempo l’Audace riesce a rimontare portando il risultato in pareggio ma, oggi, la voglia di vincere della Laundromat era, evidentemente tanta e, riassestate le fila, di nuovo il capitano viola la rete avversaria seguita poco dopo da Adele Amelio che tarpa, definitivamente alle romane le ali della speranza di rimanere in partita. Prova di orgoglio si è detto soprattutto contro una serie di vicissitudine che hanno fatto sì che la Laundromat non potesse esprimere completamente tutto il suo potenziale. Ma va bene anche così: nonostante tutto, chi poteva, ha continuato ad allenarsi seriamente per portare a termine, a testa alta, il campionato che sta per finire e onorare i colori della propria maglia.