La nostra redazione, da sempre attenta ai talenti sportivi pontini e non solo, questa volta ha voluto intervistare Ivan Squerzanti, attaccante esterno classe ’99, protagonista del ritorno in Serie D dell’Unipomezia.
Redazione: Ivan, buonasera. Tre stagioni fa hai lasciato l’Unipomezia dopo una retrocessione amara ai playout. Che emozione è stata riportarla oggi in Serie D?
Squerzanti: Buonasera. Sì, quella retrocessione è stata davvero amara. Arrivai a febbraio e nemmeno riuscii a giocare quella partita decisiva a Foligno per via di un virus influenzale. Oggi, il destino mi ha restituito qualcosa, ed è stato bello farlo senza mai mollare.
Redazione: Sappiamo che il direttore sportivo Panini e tutta la società nutrono una grande stima nei tuoi confronti, tanto da volerti fortemente nel mercato invernale. Che rapporto hai con loro?
Squerzanti: Sono molto grato per la fiducia che hanno riposto in me. Questa società ha fatto tanto per me in un momento difficile. Ho cercato di dare il massimo per contribuire all’obiettivo comune e ce l’abbiamo fatta. Ma ora non ci accontentiamo: abbiamo la testa alla Supercoppa.
Redazione: Che stagione è stata, quella che si sta per concludere?
Squerzanti: Una stagione sicuramente inaspettata. Ero partito dalla Palmese con altri piani — tre anni in Campania dove mi sono trovato benissimo. Poi, per motivi personali importanti, mi sono ritrovato improvvisamente in una nuova realtà. Oggi posso dire che, grazie alla serietà dell’Unipomezia sotto ogni punto di vista, non ho sentito differenze.
Redazione: A chi dedichi questa promozione?
Squerzanti: La dedico alla mia famiglia, in particolare a mia madre. E anche a me stesso, per non aver mollato mai. Ora c’è solo da correre più forte verso nuovi obiettivi.
Foto: Salvatore Cannata
