Mondo Scherma

Ecoblade, quando la lama spezzata rinasce per il futuro della scherma

Ecoblade, quando la lama spezzata rinasce per il futuro della scherma

La Federazione Italiana Scherma lancia il progetto di riciclo dell’acciaio maraging: meno rifiuti, nuove risorse per le società, un messaggio di sostenibilità per le giovani generazioni

Un clangore secco, improvviso. Quante volte l’abbiamo sentito risuonare in pedana, seguito da uno sguardo di delusione, un sospiro, una lama spezzata tra le mani. Da oggi, però, quel suono non racconta più una fine, ma un nuovo inizio. Nasce infatti “Ecoblade”, il programma della Federazione Italiana Scherma che reinventa il destino delle lame rotte trasformandole in una risorsa concreta per l’intero mondo schermistico e per l’ambiente.

L’acciaio maraging, cuore pulsante delle armi sportive, non sarà più un rifiuto da smaltire, ma la materia prima di un’economia circolare che punta a ridurre l’impatto ambientale e, allo stesso tempo, a sostenere le società sportive, gli atleti e le loro famiglie. Un progetto ambizioso, che mette la scherma al centro di un dialogo moderno, quello tra sport, responsabilità e sostenibilità.

A dare forza all’iniziativa c’è un partner d’eccellenza: Acciaierie Valbruna, storico colosso vicentino della produzione di acciai speciali, pronto a festeggiare nel 2025 il suo primo secolo di attività. Sarà l’azienda a recuperare e rifondere le lame raccolte dalla Federazione durante la stagione sportiva, trasformandole in barre di acciaio inossidabile. Un ciclo virtuoso che, oltre a ridare forma al metallo, genererà proventi destinati proprio alle società schermistiche italiane.

La prima tappa concreta del progetto avrà l’odore dell’adrenalina e il rumore dei passi in guardia: durante il weekend del 21, 22 e 23 novembre, in occasione della Prima Prova Nazionale Cadetti-Giovani-Assoluti di fioretto e spada a Roma, verrà allestito il primo punto di raccolta ufficiale. È lì che inizierà il cammino per recuperare quelle 50mila lame che ogni anno, tra gare e allenamenti, si spezzano in Italia.

Per Daniele Garozzo, Vicepresidente vicario della FIS e referente del programma, “Ecoblade” non è solo una scelta pragmatica, ma un manifesto culturale. «Chiunque abbia calcato una pedana conosce il senso di frustrazione quando la lama si spezza, l’ha letto negli occhi pieni di speranza di un bambino o l’ha provato sulla propria pelle. Oggi vogliamo trasformare quel momento in insegnamento, dare un valore nuovo a qualcosa che si è rotto, dimostrare che nulla è davvero perduto. E soprattutto, insegnare ai giovani che la sostenibilità non è un concetto astratto, ma un gesto concreto».

Da Roma parte così un appello corale, che profuma di ferro, impegno e futuro: raccogliere, riciclare, rinascere. Perché nella scherma, come nella vita, anche ciò che si spezza può diventare più forte di prima. E stavolta, nel nome di un traguardo che va oltre la pedana.

Ph credit: BIZZI, Federscherma

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Gabriele Melis