C’è un volto nascosto dietro il trionfo azzurro nella Billie Jean King Cup 2025.Un volto che non ha impugnato racchette né calzato scarpe da tennis in campo, ma che ha avuto un ruolo cruciale nella preparazione e nella gestione fisica delle protagoniste del miracolo italiano. Si chiama Antonio Guglietta, è un osteopata e fisioterapista con una lunga storia al servizio dello sport italiano, e oggi si gode, con discrezione e umiltà, il punto più alto di una carriera costruita dietro le quinte, con dedizione assoluta.
Classe ’84, originario del basso Lazio, Guglietta ha iniziato il suo viaggio nello sport da bambino. Nuoto, calcio, agonismo puro. Poi, a 17 anni, un infortunio cambia tutto.È da lì che nasce l’interesse per la fisioterapia, che lo porta a laurearsi nel 2007 e, appena pochi mesi dopo, a entrare nel mondo sportivo che conta.
Nel 2008 la prima chiamata in Nazionale, per un Europeo U18 di canoa. Doveva essere una sostituzione temporanea. Non è più uscito. Prima la canoa, poi il canottaggio: Mondiali, Europei, Coppe del Mondo, e due Olimpiadi (Londra 2012, Rio 2016) nel gruppo olimpico della federazione. Con loro conquista medaglie importanti, tra cui l’argento nel doppio Sartori-Battisti a Londra e due bronzi a Rio.
Nel 2017 decide di lasciare il canottaggio per lavorare più stabilmente nella sede del CONI a Formia, seguendo l’atletica.
Tra gli atleti, anche una giovane promessa filippina del salto con l’asta: EJ Obiena, che sotto la sua cura conquisterà due medaglie mondiali nel 2021 (Eugene) e 2022 (Budapest).
Ma Antonio non si ferma. Dal 2019 inizia anche a seguire le collegiali femminili del tennis azzurro. Un lavoro silenzioso, paziente, che si trasformerà in qualcosa di grande.

Il 2025, anno magico: la Billie Jean King Cup e il sogno realizzato.
L’anno inizia forte.Guglietta entra a pieno regime nello staff della Federazione Italiana Tennis, affiancando le migliori azzurre nei tornei più prestigiosi: dal Master 1000 di Roma (con la doppietta storica Paolini–Errani in singolo e doppio), alla trasferta americana di Cincinnati. Ma è a settembre che arriva la consacrazione definitiva: la vittoria della Billie Jean King Cup con l’Italia che torna sul tetto del mondo.
Nonostante i grandi nomi e i riflettori dei grandi eventi, Antonio Guglietta ha sempre mantenuto un profilo basso. Ha lavorato anche con il calcio, il rugby, il beach soccer, il beach tennis.
Eventi minori o titoli mondiali, per lui non fa differenza: ogni atleta merita la stessa cura.





